Il completamento del “Campus” di Veronetta è un atto dovuto al progetto che fu di Elio Mosele e che è stato portato avanti fino ad oggi da Alessandro Mazzucco. La realizzazione dell’intervento relativo alla biblioteca e centro polifunzionale già previsto deve trovare nella città e nelle sue forze economiche la principale ragione di finanziamento. Al tempo stesso una riallocazione degli spazi tra ex Facoltà di Economia e Area Umanistica deve poter garantire che queste abbiano tutto lo spazio per svolgere didattica e ricerca di qualità all’interno della attuali strutture e dei nuovi spazi offerti dalla Santa Marta. Questo completa un progetto che rappresenta un riassetto fondamentale per il nostro ateneo. Il mio impegno è quello di realizzare a Borgo Roma un Campus Scientifico e Biomedico, rispettoso dell’ambiente e comprensivo di tutte quelle strutture che fanno di un’area cittadina un vero campus universitario.

L’area di Borgo Roma ha tutte le caratteristiche perché questa idea diventi realtà. Essa contiene oggi la filiera completa, dalle scienze e tecnologie di base alla clinica, con un patrimonio di risorse umane, scientifiche e tecnologiche ancora di assoluta eccellenza in un’area di oltre 400,000 metriquadri sostanzialmente liberi da vincoli. Al tempo stesso il quartiere di Borgo Roma soffre di problemi infrastrutturali e di servizi che un campus universitario aperto al quartiere potrebbe aiutare a risolvere in una sinergia università-città quasi unica. Immagino un campus dotato di laboratori di ricerca oltre a quelli già presenti presso Scienze e Medicina, da realizzare nelle aree di proprietà dell’Università, del Comune e del Demanio; di strutture sportive adeguate per trasferire la ex Facoltà di Scienze Motorie nel Campus di Borgo Roma; di un incubatore per spin-off che sia funzionale e prossimo ai luoghi dove la ricerca si svolge; di spazi di aggregazione per studenti sul modello
Student-Union con cinema, teatro, e servizi di ristorazione; di uno spazio per grandi attrezzature di ateneo e per la loro gestione ed utilizzo, pensando alle grandi attrezzature di ateneo come rete di servizi, dotate di personale tecnico dedicato e strutturate secondo il modello del LURM; di servizi didattici come aule, servizi linguistici e informatici; di spazio verde da poter vivere insieme tra chi è nel Campus per studiare e chi per creare conoscenza.

campus


Come Preside di Scienze ho sempre assicurato agli studenti l’accesso agli spazi per ogni genere di iniziativa culturale o anche di mera aggregazione; per citarne alcune: cineforum, assemblee, seminari tematici, feste di inizio e fine anno. Penso che
l’università debba essere un luogo aperto dove gli spazi valgono per la qualità delle persone che li riempiono. Vorrei esportare questo modello a tutto l’ateneo, organizzando gli spazi oggi disponibili e che lo saranno in futuro, affinché gli studenti possano viverli ed anche gestirli secondo il modello delle Student-Union, ovvero anche attraverso l’agevolazione alla costituzione di cooperative di studenti per la gestione di servizi comuni, sia a Veronetta che a Borgo Roma. Per quanto riguarda gli studenti, sarà mia cura poter cercare tutte le risorse per fornire un sostegno agli studenti meritevoli che sia adeguato ad una università moderna. ESU ed enti cittadini con finalità filantropiche saranno coinvolti in un piano di supporto al merito che renda la nostra università attrattiva per i migliori studenti a prescindere dalla loro condizione economica. Un piano per la creazione di spazi e posti letto in foresterie per non residenti e stranieri deve essere affrontato per aprire maggiormente la nostra università al mondo. In questo ambito, la creazione di una rete di ex-alunni può fornire quella osmosi tra nuovi ed ex studenti che è patrimonio di ogni istituzione che si vuole radicare nella società.